2019: L’anno dell’infinito
Il 2019 si prospetta come anno di eccezionale interesse per gli amanti della poesia di Leopardi e dell’arte in generale. Recanati si prepara infatti a dare il via a “Infinito Leopardi”, un evento lungo un anno fatto di mostre, spettacoli, conferenze e pubblicazioni, con lo scopo di stimolare la necessità di tornare a pensare all’infinito e alle infinite espressioni dell’uomo nella natura.
Nel 2019 si celebra l’anniversario dei 200 anni dalla composizione de L’infinito, tra le liriche più famose e importanti della nostra storia poetica. Scritta da Leopardi a soli 21 anni, la poesia che ha donato fama immortale al colle recanatese affascina da due secoli generazioni di lettori, portandoli a riflettere e a sognare nella contemplazione dell’infinito, splendidamente evocata dal poeta-filosofo. Mai come ora, in un tempo di frenesia e risposte facili, si sente il bisogno di riappropriarsi di questo genere di riflessioni intime e profonde, guidate dai meravigliosi versi di uno dei più grandi indagatori dell’animo umano che la storia abbia avuto.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
L’infinito – Giacomo Leopardi
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
Il ricchissimo corpus di eventi dedicati al bicentenario dell’idillio ruota intorno all’esposizione al Museo civico Villa Colloredo Mels del manoscritto originale dell’Infinito. La presenza del manoscritto sarà arricchita da strumenti multimediali che ne accompagnano la visione, la comprensione e che consentono l’approfondimento della storia che lo ha condotto fino a noi. Questa prima parte dell’evento celebrativo, dal 21 dicembre 2018 al 20 maggio 2019, a cura di Laura Melosi dell’Università degli Studi di Macerata, vedrà la riscoperta del patrimonio dei manoscritti di proprietà del Comune di Visso affiancato dal corpus leopardiano di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, appartenenti alla collezione del Comune di Recanati.
Attraverso il Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), si intende celebrare Leopardi tramite il suo componimento più conosciuto, una volontà che incontra l’autorevole condivisione e la collaborazione dei maggiori enti territoriali, primi “depositari” della conoscenza dell’opera Leopardiana e soggetti attivi nella sua divulgazione: Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, Università degli Studi di Macerata. La programmazione rientra nel piano strategico unitario della cultura messo in campo dalla Regione Marche per valorizzare al meglio il patrimonio culturale locale e che individua nel 2019 l’anno di Giacomo Leopardi, sostenendo gli eventi ad esso collegati.
L’omaggio al componimento si intreccia e si arricchisce con altri eventi collegati: in particolare con la mostra dedicata al fotografo Mario Giacomelli, curata da Alessandro Giampaoli, si porta la sequenza fotografica al centro di uno dei capitoli più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia. Saranno esposte in mostra A Silvia, il celebre foto-racconto ispirato all’omonima lirica di Leopardi e di cui fino ad oggi si erano perse le tracce, insieme con la serie completa di L’Infinito, per dare modo al pubblico di fare un confronto e di avere uno spaccato della straordinaria evoluzione stilistica di Giacomelli nel corso degli anni.
Le celebrazioni del componimento continueranno fino a novembre 2019 con due mostre che ruoteranno intorno all’espressione dell’infinito nell’arte anche nella sua declinazione più contemporanea: “Infinito Contemporanea”, a cura di Marcello Smarrelli e “Infinito Arte”, a cura di Emanuela Angiuli. Scandite attraverso l’allestimento delle mostre in programma, le celebrazioni saranno accompagnate da eventi collaterali curati da massimi esperti del panorama culturale italiano e internazionale e che coinvolgeranno anche le nuove generazioni.
Ad arricchire ulteriormente la propria offerta culturale e artistica, Recanati rappresenta inoltre una tappa fondamentale nell’itinerario della mostra “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche”. A Villa Colloredo Mels infatti si possono ammirare alcune delle opere più importanti del pittore veneto che scelse le Marche come terra d’elezione: il Polittico di San Domenico, primo lavoro marchigiano dell’artista rinascimentale, insieme all’affascinante Trasfigurazione di Cristo e l’indimenticabile Annunciazione.
La mostra dedicata a Lotto è uno splendido esempio di “museo diffuso”, ovvero un’esposizione policentrica che coinvolge varie città del territorio marchigiano, depositarie dei capolavori del maestro. A poca distanza da Recanati si segnala in particolare Macerata, autentico fulcro della mostra che fino al 10 febbraio 2019 esporrà a Palazzo Buonaccorsi opere lottesche provenienti dalle collezioni di alcuni dei più importanti musei al mondo, tra i quali il Louvre, il British Museum e il Museo del Prado.
di F. Cantori