Quattro itinerari per viaggiare (a piedi) tra Marche, Umbria e non solo
Andare per boschi, ammirare una vallata da un’altura, scorgere un paesino dietro un tornante e attraversare le sue vie. Farlo lentamente, ammirando ciò che ci circonda, sentendo la fatica delle gambe, pensando. Così luoghi che abbiamo già visto assumono un altro aspetto e il viaggio diventa qualcos’altro.
Il turismo slow e consapevole sta convertendo molti e sempre più si lega alla ricerca di luoghi che, oltre a un ricco patrimonio paesaggistico, culturale, enogastronomico, ci consentono di riscoprire il nostro lato spirituale. Basta un dato: il numero dei pellegrini che percorrono il cammino di Santiago de Compostela è cresciuto negli ultimi quattro anni tra il 5 e il 10% di anno in anno. Non si tratta solo di una moda né solo di fare una scelta sostenibile. Questo tipo di turismo, che inizia a essere promosso a livello nazionale e locale, risponde alla necessità di staccare con la frenesia, allearsi al paesaggio e dedicare tempo alla ricerca spirituale. I cammini italiani e quelli che si trovano nei nostri Appennini non soffrono di complesso d’inferiorità: richiedono lo stesso impegno, la stessa determinazione, in alcuni casi, la stessa fatica; portano in luoghi più vicini ma ugualmente sconosciuti e sorprendenti, offrendo gli stessi benefici terapeutici. Ve ne vogliamo suggerire alcuni, tra Marche, Umbria, Lazio e Toscana, diversi per lunghezze, difficoltà e luoghi e paesaggi attraversati.
La via lauretana: da Assisi a Loreto (190 km circa, 7 tappe)
Il cammino che collega Roma ad Ancona, passando per Assisi e il santuario di Loreto, era percorso fin dai tempi antichi da molti pellegrini che, come oggi, sceglievano di percorrerlo tutto o solo in parte. Il percorso era inserito da molti aristocratici nel Grand Tour italiano; così fece il filosofo francese Montaigne che da laico, rimase stupito dalla quantità di pellegrini sia poveri che ricchi che percorrevano queste strade. La via Lauretana presenta un’infinità di varianti ma, oggi, il percorso intrapreso dai più è quello collega Assisi a Loreto in 7 giorni: dalla città francescana dopo 13 km si giunge a Spello, si attraversano le piane di Colfiorito e, passando per Serravalle del Chienti, si arriva a Muccia. Si attraversa l’oasi di Polverina fino a Belforte del Chienti e Tolentino, si tocca l’abbadia di Fiastra e poi Macerata e da qui, passando per Recanati, si percorrono gli ultimi 34 km verso il santuario. Per approfondire: http://camminilauretani.eu/it/
Il grande anello dei Sibillini (124 km circa, 9 tappe)
Il grande anello dei Sibillini è un percorso escursionistico che attraversa il patrimonio naturalistico e paesaggistico ma anche culturale e artistico del parco; attualmente, a causa del terremoto, alcuni tratti sono inagibili e molti rifugi chiusi. Nella speranza che vengano ripristinati al più presto eccovi, brevemente, le tappe: partendo da Visso si arriva a Cupi passando per il santuario di Macereto, poi a Fiastra e Monastero ammirando le viste sul lago artificiale e la gola del Fiastrone. Si percorrono le basi del Monte Priora e si attraversano le valli dell’Ambro e dell’Infernaccio; poi si prosegue verso ilMonte Vettore percorrendo i luoghi magici abitati dalla Sibilla, passando per Santa Maria in Pantano. Si continua lungo il sentiero dei mietitori sul Vettore fino a Forca di Presta, poi per le piane di Castelluccio e i Campi Vecchio fino a ritornare a Visso. Su www.sibillini.net potete trovare tutti i dettagli, le mappe e le tracce GPS.
Italia Coast to Coast: da Ancona a Orbetello (410 km, 18 tappe giornaliere o in 9 in bici)
Decisamente più impegnativo in termini di tempo ed energie è il percorso che attraversa l’Italia da est a ovest, dall’Adriatico al Tirreno. Il percorso tocca molte delle bellezze architettoniche, artistiche e paesaggistiche dell’Italia centrale: partendo da Portonovo, si toccano, tra le altre località, Osimo, Treia, San Severino Marche, Pioraco, Nocera Umbra, Assisi, Gualdo Cattaneo e Todi fino a costeggiare il lago di Corbara. Poi si prosegue per Orvieto, Bolsena e, percorrendo un tratto della via francigena, si attraversano alcune delle città di tufo, i luoghi di importanti insediamenti etruschi, come Sovana e Pitigliano, e infine ci si affaccia sul Tirreno a Orbetello. Anche per questo percorso è bene partire informati e preparati; qui trovate mappe, informazioni, tracce GPS ed esperienze: www.italiacoast2coast.it
Cammino dei monaci Camaldolesi: da Fonte Avellana a San Salvatore in Valdicastro (60 km in 5 tappe)
Il territorio delle Marche è costellato di abbazie, monasteri ed eremi in cui si crea una sintonia unica tra la bellezza architettonica e naturalistica e l’atmosfera mistica che avvolge questi luoghi di ritiro e meditazione. Quello che qui si propone è solo uno dei tanti percorsi che si potrebbero fare seguendo le tracce di San Romualdo che nel XI secolo fondò l’ordine dei Camaldolesi. Partendo dal monastero di Fonte Avellana, costruito dai discepoli del santo, si arriva in cinque tappe giornaliere, non impegnative, all’abbazia di San Salvatore in Valdicastro dove San Romualdo trascorse l’ultimo periodo della vita. Seguendo questo itinerario si potranno ammirare l’abbazia di Sitria, edificata dal santo, Montelago, l’abbazia di Sant’Emiliano in Congiuntoli sul Rio Freddo e Sassoferrato, il fiume Sentino con la gola di Frasassi, l’abbazia benedettina di San Vittore alle Chiuse, l’eremo di Grottafucile costruito intorno all’anno mille da San Silvestro e i silvestrini, altro ordine nato negli Appennini.
di S. Brunori