Urbania – La casa della Befana
“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte …”
Urbania, antica Casteldurante, si colloca in una zona pianeggiante della valle del Metauro circondata da verdi colline nell’entroterra pesarese. Il suo contesto artistico culturale e architettonico è molto prestigioso: basti pensare al Palazzo Ducale, al Teatro Bramante, dalla Cattedrale di San Cristoforo al Museo Diocesano, il Barco Ducale e il Cimitero delle Mummie. La cittadina è celebre in tutta Europa per le sue tradizionali ceramiche, prodotte dagli abili ceramisti sin dal medioevo e oggi riproposte dalle botteghe artigianali del luogo. La natura paesaggistica qui offre ricchi itinerari naturalistici come il Bosco dei Folletti. La cucina rispetta le tradizioni di un tempo ed è buona e genuina. La cordialità e l’ospitalità degli abitanti sono la cornice perfetta per far sentire gli ospiti come a casa.
In questo contesto si colloca da ben oltre venti anni la Festa Nazionale della Befana, un evento, che in ogni casa coinvolge tutta la famiglia, dedicato a questa figura folcloristica, una vecchia nonnina che, volando sopra una scopa, porta ai bambini calze piene di dolci e regali, durante la notte del 6 gennaio. Il Sindaco, secondo tradizione, inaugura la Festa consegnandole ufficialmente le chiavi della città, e facendone la vera prima cittadina per cinque giorni all’anno. Per l’occasione il tutto la città di Urbania viene coinvolta nella preparazione di questa festa e si trasforma in un vero e proprio paese dei balocchi. Oltre 4000 calze appese per le vie del centro, porticati addobbati e luminarie per il centro storico, Befane dappertutto che animano il centro, vetrine allestite ad hoc per l’occasione, mercatini, musica, spettacoli e animazione. Attrazione d’eccezione per tutti i bimbi è lo spazio ricavato all’interno del palazzo civico e adibito a Casa della Befana. Qui la nonnina mostra ai piccoli ospiti come si prepara il carbone, come si tesse al telaio, oppure racconta storie di fantasia o aneddoti e curiosità del territorio. Spettacolari poi le discese delle Befane dalla Torre campanaria e dal campanile del Palazzo comunale, la calza record lunga 50 metri realizzata a mano dalle donne del paese, la sciarpa dell’amore, laboratori didattici, stand enogastronomici, giochi tradizionali e tanto altro ancora per unire all’allegria della festa la valorizzazione di questo particolare territorio.