Arte e grande cinema in un museo unico a Montecosaro
È possibile che un piccolo e affascinante borgo in provincia di Macerata come Montecosaro possa avere qualcosa in comune con la capitale italiana del cinema, Cinecittà, o addirittura con la sfavillante Hollywood? Assolutamente sì! Questo legame è rappresentato dal Museo Cinema a pennello.
Appena oltrepassata la storica Porta San Lorenzo, che segna l’ingresso nel borgo, entriamo nella splendida cornice di Palazzo Marinozzi, dove già in passato avevano avuto luogo importanti eventi riservati a personaggi dello spettacolo tra cui Totò, Gina Lollobrigida e le Kessler. Non poteva esserci location migliore per ospitare il Museo Cinema a pennello, unica esposizione permanente a livello nazionale esclusivamente dedicata alla grafica pubblicitaria cinematografica.
Qui possiamo ammirare le opere dei maggiori cartellonisti del cinema, artisti troppo a lungo sottovalutati e rimasti sconosciuti, a cui il museo ha deciso di dare il giusto riconoscimento. Quelle che vediamo durante il percorso espositivo, organizzato in due sezioni, proprio come il primo e il secondo tempo di un film, sono una serie di autentiche opere d’arte, che finalmente vengono riconosciute come tali. Maestri come Ballester, Capitani, Martinati, Brini, Nano, Olivetti, Cesselon, Geleng, fino a molti dei loro discepoli tra cui Simeoni, Nistri, Iaia, Casaro, Avelli, Biffignandi, Mos, ci hanno regalato rappresentazioni meravigliose che hanno immortalato i grandi eroi del cinema italiano e internazionale. Le grandi star e le dive sono rappresentati mentre interpretano i loro personaggi di scena con la stessa maestria e passione con cui si eseguivano i grandi ritratti classici.
Avremo l’occasione di apprezzare i bozzetti originali dai quali venivano poi stampati i manifesti di film indimenticabili come Ombre Rosse, Ben Hur, Don Camillo, L’armata Brancaleone, I soliti ignoti, I vitelloni, Psyco, Colazione da Tiffany, Profondo rosso, e tantissimi altri. Un modo di rivivere la grande emozione del cinema mescolata a quella dell’arte, in un’atmosfera romantica che ci fa riscoprire un’epoca in cui l’arte del pennello non era ancora stata sostituita dalle moderne tecnologie.
Nel tempo la collezione si è inoltre arricchita di preziosi oggetti di scena che rendono ancora più entusiasmante la visita, come il jukebox di Compagni di scuola, il gommone dal film di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, il flipper di Troppo forte con Carlo Verdone e oggetti da C’era una volta il West.