Scienza e divertimento al Museo del Balì
Poco più a nord di Saltara, nel comune di Colli al Metauro in provincia di Pesaro e Urbino, sorge un luogo molto particolare, imperdibile per chiunque nella vita sia animato da una sana curiosità: il Museo del Balì. Il museo prende il nome dall’imponente villa che lo ospita, la cui attuale struttura settecentesca testimonia della proprietà della famiglia Marcolini, di cui faceva parte il conte Gian Gastone Marcolini, Gran Priore Balì dell’Ordine di S. Stefano. Alla villa si accede percorrendo un lungo viale ombreggiato dai cipressi, sotto la cui ombra si dice i filosofi antichi dibattessero dei massimi sistemi.
Costruita intorno ad una cappella dedicata a San Martino risalente all’anno Mille, luogo di racconti di spettri, all’interno della villa la superstizione lascia il posto al rigore scientifico con il Museo del Balì, un moderno science center interattivo, che rappresenta una grande eccellenza italiana.
La filosofia del museo, inaugurato nel 2004, è riassumibile nel motto “hands-on”: vietato NON toccare. L’interattività è infatti il punto di forza di tutto il museo. Lungo le nove sale i visitatori potranno fare tappa in più di quaranta postazioni attraverso le quali sperimentare in prima persona fenomeni fisici di varia natura, toccando con mano quello che se proposto solo in modo teorico risulterebbe molto più ostico. Così invece molti grandi principi della scienza vengono facilmente svelati. Il rapporto fra spazio-tempo e gravità, l’elettromagnetismo, la termodinamica, i fotoni e tanti altri concetti apparentemente complicati e distanti diventano invece i protagonisti di divertenti esperimenti.
Un tipo di divulgazione divertente e dinamico, ideale per i bambini ma altrettanto coinvolgente per i più grandi, che hanno l’occasione di risolvere dubbi rimasti insoluti dai tempi dei banchi di scuola.
Stupore e curiosità continuano a essere stimolati anche nel planetario digitale del museo. Al suo interno, spente le luci, i visitatori possono ammirare lo spettacolo del firmamento nella volta celeste. Sembrerà di viaggiare come in una navicella tra i misteri di galassie lontane e di atterrare in pianeti che si trovano a distanze siderali dalla Terra, tutto senza abbandonare la propria comoda postazione. Per chi non si accontentasse di una riproduzione virtuale, nel parco della villa, dedicato all’astrofisico toscano Franco Pacini, si trova anche un poderoso osservatorio astronomico. Il telescopio principale, un Ritchey-Chrétien da 40 cm di diametro, accorcia le distanze tra noi e l’universo, dandoci l’impressione di poter toccare con mano i grandi corpi celesti, quasi che fossero appena sopra la nostra testa.