Precicchie, il Castello ritrovato
Fortificazione strategica prima, frazione abbandonata poi, fucina culturale oggi
Dal 1997 sede del prestigioso Premio Cinematografico e Televisivo “Castello di Precicchie”
Tra Fabriano e la Vallesina, alle falde del monte San Vicino, a due passi dal Parco Naturale Gola della Rossa e dalle Grotte di Frasassi, si erge il suggestivo Castello di Precicchie.
A guardarlo da lontano, sembrerebbe la location perfetta per un film in stile Ladyhawke.
Questo piccolo castello medievale sorge su uno sperone di calcare massiccio a 535 metri sul livello del mare. Sotto, un precipizio fatto di roccia e boscaglia, mentre di fronte, affacciandosi nel vuoto, maestose colline disegnano un panorama mozzafiato.
È la sua posizione arroccata ad averle conferito il nome Precicchie, derivato dal latino “Praecep” ovvero dirupo.
Precicchie, mantiene ancora oggi intatta la tipica struttura fortificata, caratterizzata da alte mura con finestre e feritoie, porte ad arco ogivale, il palazzo del feudatario e nei piani inferiori del castello, le antiche strutture difensive. Il cuore di Precicchie si raggiunge attraverso una via principale che costeggia il Castello e che conduce al cassero e alla chiesa di S. Maria delle Grazie. Le altre stradine sono vicoli piuttosto stretti su cui si affacciano le abitazioni in pietra.
Precicchie è il più piccolo castello della Vallesina.
Per lo stile delle strutture fortificate e abitative si può stabilire che le origini del Castello risalgano all’anno Mille, anche se le fonti più antiche in cui viene nominato sono del XII secolo.
Probabilmente il primo insediamento, inteso come agglomerato di uomini e di primitive abitazioni o rifugi con rudimentali sistemi di difesa, è longobardo. Da questo nucleo sarebbe poi sorto il Castello, per volontà di un ramo della famiglia dei conti Attoni o di alcuni loro vassalli.
La sua posizione, infatti, gli conferiva importanza strategica dal punto di vista difensivo ma anche politico-sociale. Luogo di contesa, passerà sotto il dominio di diverse famiglie. Lotte armate, donazioni, atti di vendita e perfino documenti falsi segnano la storia per il dominio di questo Castello che vede coinvolte famiglie e intere città quali Fabriano, Jesi, Matelica e San Severino.
Dalla metà del XIII secolo ai primi anni del XIV sarà sotto la giurisdizione feudale dei Rovellone. Questo sarà per Precicchie un periodo di pace che si concluderà però alla morte del conte Gentile, nel 1303. Da quel momento inizierà una fase difficile che vedrà Precicchie coinvolta nella disputa tra Jesi e Fabriano. La lotta avrà fine solo nel 1318 con il predominio di Fabriano a cui verrà riconosciuta la giurisdizione di quei territori. Nel 1377 papa Gregorio XI assegna definitivamente Precicchie alla città della carta.
Successivamente, il Castello di Precicchie comincia a perdere la sua importanza militare e strategica. Per tutto il Quattrocento aveva assolto alla funzione di avamposto fortificato, ma con l’introduzione delle nuove tecniche di guerra e l’uso delle artiglierie ne diminuisce nel tempo l’importanza. Fabriano inoltre, inizia ad imporre tributi salati alle famiglie del castello, cosicché i rapporti con la città diventano difficili. Si levano proteste e suppliche dalla popolazione che vive dello scarso raccolto agricolo di quelle terre impervie.
Il Castello di Precicchie si va quindi via via spopolando fino al minino storico raggiunto nel secondo dopoguerra quando si tramuta in una piccola frazione ormai priva di vita sociale.
Dagli anni Settanta comincia per il Castello di Precicchie, così come per molti altri luoghi della zona, una rivalutazione turistica. L’antico palazzo viene recuperato e a seguire si fa intensa anche l’attività artico-culturale.
Questa che oggi è una piccola frazione del fabrianese vanta numerose attività culturali. L’associazione Il Castello di Precicchie durante l’anno organizza numerose manifestazioni come il Presepio Vivente ambientato nel Castello, il Palio dei Campanari ad agosto, una rievocazione storica della prima metà del XIII secolo, e ultimo ma non meno importante, il Premio annuale di critica cinematografica e televisiva.
Il Premio Cinematografico e Televisivo “Castello di Precicchie” nasce nel 1997 per rendere omaggio alla memoria di don Petro Ciccolini, parroco di Precicchie profondamente impegnato nelle problematiche giovanili. Un ruolo importante nella promozione della cultura cinematografica, sia a livello regionale sia a livello nazionale, grazie alla presenza di illustri ospiti della cultura.
L’obiettivo principale della manifestazione è quello di valorizzare il patrimonio storico e ambientale del castello nonché stabilire un collegamento continuativo e strutturato con il territorio. Tra le aspirazioni vi è quella di rendere il Castello di Precicchie sede di attività il più possibile permanenti, in cui si moltiplichino le occasioni di incontro, le possibilità di studio delle potenzialità artistiche dei giovani.
di S. Cecconi