Il Cimitero Ebraico di Ancona
Forse non tutti sanno che per molti secoli in Ancona è vissuta una delle comunità ebraiche più antiche e significative di tutta Italia. La città dorica, naturalmente orientata verso levante, grazie all’attività senza sosta del suo porto, dove sbarcavano genti di ogni provenienza ed etnia, divenne sede di una comunità ebraica già prima dell’anno Mille.
A eterna memoria di questa presenza, oggi possiamo ammirare il grande Cimitero Ebraico, chiamato anche “Campo degli Ebrei”, che si sviluppa per ben 15.000 metri quadrati nei pressi del Parco del Cardeto. Questa enorme distesa erbosa, dove la natura cresce rigogliosa e spontanea, che termina bruscamente cadendo a picco sul mare, con le ripide falesie, regala uno scenario suggestivo. Sono circa un migliaio le lapidi che ancora sopravvivono nel cimitero, steli bianche che risaltano sul manto erboso, con le incisioni funerarie rivolte come da tradizione ad est, verso la Terra promessa. La natura sublime circonda il cimitero, conferendo al paesaggio una fortissima potenza evocativa, che ci spinge a ripercorrere le tappe di questa antica storia.
Vicende spesso tragiche hanno segnato la storia di questa comunità, parallelamente a quella di ogni altro insediamento ebraico in Europa. Controllato per secoli dallo Stato Pontificio, il territorio marchigiano si rivelò a lungo ostile verso gli ebrei, costretti a riparare nei ghetti, isolati ed emarginati. L’arrivo delle truppe napoleoniche nel 1796 sembrò dare agli ebrei una speranza di riscatto e integrazione, presto frustrata dalla Restaurazione.
Con l’Unità d’Italia la discriminazione frenò significativamente, ma ampie aree occupate dalla comunità ebraiche furono comunque espropriate per esigenze edilizie, soprattutto di carattere militare. Fece parte di questa requisizione anche il Cimitero Ebraico, che venne così chiuso nel 1863, dopo un periodo di utilizzo che risaliva al 1428.
Nell’ampio parco che lo ospita, sono ancora visibili i segni dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale, pagina nera della storia che più di ogni altro segnò il popolo ebraico, che anche in Ancona vide drammaticamente diminuire i suoi membri, attualmente attestati intorno alle 400 persone, finalmente libere dall’orrore di quegli anni e in grado di professare liberamente il loro culto nelle sinagoghe che sorgono a pochi passi dal centro cittadino.
Oggi il Cimitero Ebraico rappresenta una testimonianza fondamentale a livello storico e culturale, così evocativo da vedere quanto importante per far riflettere e non dimenticare.