“Infinito Leopardi”
Un evento lungo un anno fatto di mostre, spettacoli, conferenze e pubblicazioni
Nel 2019 si celebra l’anniversario dei 200 anni dalla composizione de L’infinito, tra le liriche più famose e importanti della nostra storia poetica. Scritta da Leopardi a soli 21 anni, la poesia che ha donato fama immortale al colle recanatese affascina da due secoli generazioni di lettori, portandoli a riflettere e sognare nella contemplazione dell’infinito, splendidamente evocata dal poeta-filosofo. Mai come ora, in un tempo di frenesia e risposte facili, si sente il bisogno di riappropriarsi di questo genere di riflessioni intime e profonde, guidate dai meravigliosi versi di uno dei più grandi indagatori dell’animo umano che la storia abbia avuto.
Il ricchissimo corpus di eventi dedicati al bicentenario dell’idillio ruota intorno all’esposizione al Museo civico Villa Colloredo Mels del manoscritto originale dell’Infinito. La presenza del manoscritto sarà arricchita da strumenti multimediali che ne accompagnano la visione, la comprensione e che consentono l’approfondimento della storia che lo ha condotto fino a noi. Questa prima parte dell’evento celebrativo, dal 21 dicembre 2018 al 20 maggio 2019, a cura di Laura Melosi dell’Università degli Studi di Macerata, vedrà la riscoperta del patrimonio dei manoscritti di proprietà del Comune di Visso affiancato dal corpus leopardiano di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, appartenenti alla collezione del Comune di Recanati.
Attraverso il Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), si intende celebrare Leopardi tramite il suo componimento più conosciuto, una volontà che incontra l’autorevole condivisione e la collaborazione dei maggiori enti territoriali, primi “depositari” della conoscenza dell’opera leopardiana e soggetti attivi nella sua divulgazione: Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, Università degli Studi di Macerata. L’omaggio al componimento si intreccia e si arricchisce con altri eventi collegati: in particolare con la mostra dedicata al fotografo Mario Giacomelli, curata da Alessandro Giampaoli, si porta la sequenza fotografica al centro di uno dei capitoli più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia. Saranno esposte in mostra A Silvia, il celebre foto-racconto ispirato all’omonima lirica di Leopardi e di cui fino ad oggi si erano perse le tracce, insieme con la serie completa de L’Infinito, per dare modo al pubblico di fare un confronto e avere uno spaccato della straordinaria evoluzione stilistica di Giacomelli nel corso degli anni.
Le celebrazioni del componimento continueranno fino a novembre 2019 con due mostre che ruoteranno intorno all’espressione dell’infinito nell’arte anche nella sua declinazione più contemporanea, “Infinito Contemporanea”, a cura di Marcello Smarrelli e “Infinito Arte”, a cura di Emanuela Angiuli. Scandite attraverso l’allestimento delle mostre in programma, le celebrazioni saranno accompagnate da eventi collaterali curati da massimi esperti del panorama culturale italiano e internazionale e che coinvolgeranno anche le nuove generazioni.