La Torre Civica di Montelupone
Uno dei simboli del borgo, tra i più belli d’Italia, la Torre Civica è parte integrante del monumentale Palazzo del Podestà o dei Priori di Montelupone. Risalente al 1300 la Torre ospita lo stemma in pietra del Pontefice Sisto V il più antico della città, l’orologio civico e il grande campanone in bronzo fuso. Dalla sua sommità si può godere di un panorama straordinario che spazia dai Monti Sibillini al Mare Adriatico.
In merito al suo orologio la storia ci racconta che questo fu tra i primi orologi di piazza del 1300. E facendo un bel balzo all’indietro nella storia si può immaginare una giornata tipo di un tempo e chiedersi ma che cosa accadeva esattamente? Sino a quella data la misura del tempo era data dal lavoro che iniziava all’alba e terminava al tramonto e dal suono dalle campane della chiesa che richiamava tutti alla preghiera per le lodi, il vespro, il mattutino. Quindi principalmente il tempo delle persone veniva misurato in funzione delle preghiere e fu solo quando si prese coscienza del tempo come valore aggiunto su ciò che si produceva che contadini, artigiani e borghesia decisero di trovare una soluzione. Fu una vera e propria rivoluzione sociale con la quale dal tempo della preghiera si passava a “il tempo è denaro” e sarebbe stato pagato assieme al prodotto.
Così la torre diventò un punto di riferimento visibile ai più vicini attraverso un grande display e udibile ai più lontani con i rintocchi delle campane che iniziarono a suonare le ore e i quarti.
La costruzione della Torre Civica di Montelupone non fu mai concepita come torre di vedetta ma come un vero e proprio segna tempo su di essa infatti è presente un quadrante con 12 ore per scelta, perché a quel tempo vi erano altre torri anche con quattro quadranti e 24 ore.
Interessante ed istruttivo vedere da vicino il meccanismo interno dell’orologio attraverso il quale si esprime il principio fisico del passaggio da moto continuo a modo alternato e le sue tante applicazioni scientifiche attraverso una spiegazione logica e altrettanto affascinante.