Le chiese di Sant’Angelo in Vado
Luoghi di culto custodi di storia e arte
Così come il terreno di Sant’Angelo in Vado è stato benedetto dall’abbondanza di tartufi, eccellenze della tavola, così le sue vie e le sue piazze sono state nei secoli impreziosite dalla costruzione di magnifiche chiese.
Nel cuore della città, un piccolo gioiello è rappresentato dalla chiesa di Santa Caterina delle Bastarde. La particolarità del nome è da ricondurre al fatto che in questa chiesa trovavano ospitalità e assistenza le bambine abbandonate. Protette e cresciute dalle suore ospiti della chiesa, alle bambine era anche affidata una dote al compimento della maggiore età, per potersi mantenere e provare a formare una famiglia. Santa Caterina, a cui la chiesa è dedicata, figura religiosa particolarmente venerata dalle gestanti, è magnificamente rappresentata nella grande pala d’altare, opera di Raffaello Schiaminossi.
Continuando a passeggiare per le caratteristiche vie del borgo incontriamo la chiesa di San Filippo. Risalente al XV secolo, incuriosisce fin da subito il visitatore per via della particolare pianta ottagonale. La struttura porta ancora i segni di un devastante incendio che nel 1600 distrusse tra le altre cose parte dell’archivio parrocchiale. La chiesa era originariamente intitolata alla Madonna, e questo spiega l’elevato numero di raffigurazioni mariane. Tra queste, sfortunata la storia di una statua della Madonnina, che ci appare con una strana posizione delle braccia. Originariamente la Vergine recava in braccio il Bambino Gesù, ma questa parte della statua fu trafugata. Sostituita con un libro, anch’esso fu poi oggetto di un furto. Conserva invece tutto il suo originale splendore il ciclo di affreschi della cupola, che narra le vicende della vita di Maria.
A pochi passi troviamo anche la Cattedrale cittadina, intitolata a San Michele Arcangelo. Realizzata a tre navate nel Settecento, al suo interno merita particolare attenzione la cappella dedicata alla Madonna del Pianto e del Conforto, che si dice sia stata fautrice di innumerevoli miracoli nel XIX secolo. Avrebbe infatti protetto i valdesi dalla piaga del colera e mantenuto la fertilità dei campi nei periodi di carestia. Infine, ma non certo per importanza, dirigiamoci alla chiesa di Santa Maria Extra Muros. Non inganni la posizione appena fuori dal perimetro delle mura. Questa chiesa è probabilmente la più bella e importante di Sant’Angelo in Vado. Gioiello architettonico in stile tardo romanico, sono ben tredici gli altari che si susseguono al suo interno, ospitanti eccezionali opere d’arte. Particolarmente affascinante la Madonna degli Angeli realizzata da Taddeo e Federico Zuccari, del XVI secolo, così come pregevole è la Sacra Conversazione di Raffaellino del Colle, tra gli ultimi allievi di Raffaello. Nella chiesa è inoltre presente il sarcofago dorato contenente le spoglie del beato Gerolamo, al quale sono attribuiti svariati miracoli, come il salvataggio della città durante un’inondazione.
Sant’Angelo in Vado fa parte del progetto “Itinerario della bellezza“