Organi Storici nelle Marche
Il patrimonio storico della Regione Marche vanta di una serie di organi antichi custoditi, spesso in chiese di valenza artistica rilevante. La cultura organicistica nelle Marche si sviluppa a partire dalla fine degli anni 70, quando si diede avvio ad una vera e propria politica di recupero di questo tipo di patrimonio incentivato dalla L.R. n. 53 del 30.12.1974 riguardante la “Tutela e valorizzazione dei beni cultuali”. L’intervento capofila ha riguardato il sapiente restauro di uno strumento del settecento di Pietro Nacchini nella Basilica di Maria SS. Della Misericordia in Sant’Elpidio a Mare (FM). Nel corso degli anni Ottanta si moltiplicano le attività di recupero alle quali si susseguono eventi e manifestazioni culturali di sensibilizzazione. È così che si giunge a catalogare, agli inizi degli anni Novanta, un patrimonio di oltre quattrocentocinquanta organi antichi con ambizione di giungere ad un capillare censimento che va ad interessare uno per uno tutti i comuni della regione. A seguire indicato un percorso che interessa alcuni dei siti ove vengono custoditi questi preziosi tesori d’arte.
La chiesa di San Paolo a Civitanova Marche (MC) sorge in Piazza della Libertà, sul luogo anticamente denominato “ad aquas salvias”, dove, secondo la tradizione, il Santo subì il martirio con la decapitazione. Essa esisteva già dal 1212, ma venne demolita in occasione dei lavori di rifacimento urbanistico ed ampliamento della piazza della Città Alta. Al suo posto venne edificata, quindi, l’attuale chiesa di San Paolo a navata unica ove è attualmente conservata una parte delle reliquie del Santo Patrono ed al cui interno sono custodite numerose opere d’arte antiche tra cui una Natività del pittore cinquecentesco Briotti, una Crocifissione di Durante Nobile e il prezioso organo del settecento, opera di Andrea Callido. Quest’ultimo, in particolare, si trova sopra l’ingresso principale, in cantoria lignea finemente intagliata e dipinta, con pedaliera e tastiera a ottava corta e canne di facciata in stagno.
Nella storica piazza di forma ellittica di Cupramontana (AN) spicca in piazza IV Novembre la maestosa Collegiata di San Leonardo. Di stile neoclassico con influssi barocchi, essa si erge sulle spoglie della primitiva chiesa costruita nel 1151 e presenta sulla facciata due livelli con complessive quattro nicchie che inglobano le statue di S. Eleuterio Vescovo, S. Leonardo, S. Andrea Avellino e Maria. Essa viene edificata su disegno di Cristoforo Moriconi ed aperta al culto nel 1760. Al suo interno si possono ammirare la Circoncisione (1615), capolavoro del pittore jesino Antonino Sarti, la Madonna col Bambino in trono, detta Madonna della Colonna (1492), di Marcantonio di Andrea da Jesi, un paliotto d’altare (1681) in legno scolpito e intagliato, capolavoro dell’ebanista cuprense Andrea Scoccianti, definito per la sua abilità il “Raffaello delle fogliarelle”. Non da meno è l’organo realizzato ad opera del montecarottese Sebastiano Vici nel 1790.
L’Auditorium Pedrotti si trova a Pesaro in Piazza Olivieri. Fa parte del complesso settecentesco sede del Liceo Musicale “G. Rossini” che prende il nome dall’omonima piazza: Palazzo Olivieri al quale è stato annesso dopo il 1885. La sala, costruita e resa operativa nel 1892 si presenta elegante e molto capiente: è, infatti, in grado di contenere circa 500 posti ed è conosciutissima per la sua acustica eccezionale. Le decorazioni che troviamo al suo interno sono frutto di un lento processo di arricchimento degli ambienti. Inizialmente nel 1907 al suo interno venne istallato un maestoso organo elettrico con oltre 3000 canne poi sostituito con l’attuale nel 1974 con uno della ditta Tamburini di Crema a fare da fondo al palcoscenico. Attualmente la sala è chiusa per lavori di adeguamento funzionale resi possibili grazie alla raccolta fondi portata avanti dal Rotary Club Pesaro unita alle risorse già stanziate dalla Regione a tale scopo.
La Chiesa di Santa Maria del Buon Gesù si trova nel piazzale omonimo a Carassai (AP). Si presenta in stile rinascimentale-barocco e fu eretta a Collegiata nel 1778. Si narra che l’edificazione sia il risultato della riappacificazione della popolazione di Carassai con quella di Petritoli per intercessione delle predicazioni di un frate, San Giacomo della Marca. La Collegiata al suo interno è ricchissima di opere pregevoli: una scultura lignea di arte abruzzese raffigurante la Vergine col Bambino (XV sec.) a cui è dedicata l’omonima chiesa, una tavola di Vincenzo Pagani raffigurante la Madonna in trono con San Luca e San Lorenzo (1490-1568), una tela di R. Ripanelli da Urbino, rappresentante S. Barnaba (patrono del Paese), S. Macario e S. Bordone (1598) ed in particolare una cantoria in legno con organo a canne ed il coro in noce (XVII sec.).
Appena fuori dal centro storico del piccolo borgo di Petritoli (FM) ed annessa all’ex ospedale civile, si trova la Chiesa di S. Maria dei Martiri. La sua costruzione ebbe inizio nell’ultimo decennio del Cinquecento per volontà di Clemente VIII. Essa rappresenta un vero e proprio scrigno d’arte: subito risalta al suo interno lo stupefacente soffitto seicentesco a cassettoni ottagonali in legno con raffigurati Storie e Teologia del movimento francescano, l’elegante dipinto murale del XV secolo raffigurante la Madonna del Latte, la cinquecentesca Madonna in trono col Bambino e Angeli, tra San Francesco e San Giovanni Battista, e di particolare prestigio è la presenza al suo interno del prezioso organo dell’insigne organista veneto Gaetano Callido del 1777 costituito da canne in lega d’argento.