Tra l’arte architettonica

Fano

© A. Tessadori

Ex chiesa di San Francesco: edificata a partire dalla metà del XIII secolo, fu per molto tempo tra le più belle della città. Perse, però, il suo aspetto originario a favore di uno stile neoclassico nel secolo scorso, in seguito ad una radicale trasformazione su disegno dell’architetto senigalliese Giuseppe Ferroni.

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Corte Malatestiana: l’edificio ha subito vari interventi nel tempo ed in particolare lo scalone e la loggia sono stati ricostruiti nel 1544 ad opera di Giovanni Bosso. Degne di nota anche le bifore gotiche in cotto del 1420, presenti sia sul fronte della corte che sul fronte posteriore, e l’Arco Borgia Cybo che conduce a Piazza XX Settembre.

Ancona

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Palazzo degli Anziani visto dal lato del porto: la struttura è sede municipale dal XIII secolo. Il fronte mare conserva maggiori testimonianze del suo stile architettonico romano-gotico, si erge per sette piani di cui la base è in pietra bianca del Conero ed il resto della struttura in laterizi, con finestre romaniche ad archetti incrociati.

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Palazzo Mengoni Ferretti: divenne di proprietà comunale nel 1949 ed è attualmente sede della Biblioteca Benincasa. Visto da via Bernabei, in fondo si trova Porta San Pietro datata 1221, realizzata con grandi blocchi di pietra calcarea che ne esaltano le caratteristiche difensive (comunemente conosciuta come l’Arco di Carola).

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Monumento ai Caduti: realizzato in pietra d’Istriasu disegno di Guido Cirilli,  presenta otto colonne scanalate con al centro un piccolo altare. Inaugurato nel 1930 in piena epoca fascista, venne eretto in omaggio dei caduti della Prima Guerra Mondiale.

Osimo

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Palazzo Comunale: un maestoso edificio costruito tra il sec. XVI e il XVIII, affiancato sul lato est da una torre civica duecentesca e con la facciata composta da finestre ad un’unica apertura e cornicioni che richiamano la forma di piccoli templi. 

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Duomo di San Leopardo: di architettura romanico-gotica, ha subito varie modifiche nel corso del tempo. Ad oggi si presenta arricchito dal grande rosone sulla facciata, dai pregevoli portali in pietra e da una scalinata che conduce a tre navate, nonché da parecchie sculture tra cui la Madonna col Bambino e gli Apostoli sul fianco sinistro.

Macerata

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Palazzo Buonaccorsi: di origini settecentesche, è il risultato di diverse aggregazioni di edifici preesistenti. Il suo interno è impreziosito da un cortile e da un giardino all’italiana e la particolarità è rappresentata dall’ingresso con pavimento in tronchetti di legno di rovere che in passato servivano ad attutire il rumore degli zoccoli dei cavalli e delle ruote delle carrozze che entravano nel palazzo.

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Arena Sferisterio: anticamente utilizzato per manifestazioni sportive come si evince anche dalla scritta sulla facciata, oggi è uno dei teatri all’aperto tra i più suggestivi d’Italia. Un muro di mattoni alto 18 metri e lungo 90 con 56 colonne a base dorica su cui si sviluppano i palchi. 

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Loggia dei Mercanti: si trova nell’angolo rivolto a nord est di Piazza della Libertà e si presenta con portico a tre archi in basso e loggia al piano superiore, eretta fra il 1504 e il 1505. La loggia fu chiusa nel 1641 da un governatore pontificio che volle appropriarsene indebitamente come stanza da letto. Fu riaperta, quindi, solo nel 1905.

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Palazzo delle Poste: sorge in un’area anticamente occupata dalla chiesa di Santa Caterina, chiusa nel 1810 dal governo napoleonico. La costruzione venne avviata nel 1922 sulla base di un progetto depositato dall’Architetto Cesare Bazzani, ed inaugurata nel settembre del 1930.

Fermo

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Palazzo dei Priori: si erge in piazza del Popolo ed è realizzato a partire dalla fine del XIII secolo per ospitare il Collegio dei Priori. Nato dalla fusione di due palazzi, uno privato nobiliare a nord e la chiesa di San Martino nella parte sud, per molto tempo è stato sede della vita politica della città.  A partire dal 1981, è sede della pinacoteca comunale che ingloba anche la prestigiosa “sala del mappamondo”. Ha assunto l’aspetto attuale solo alla fine del Cinquecento con la doppia scalinata di accesso e la statua sovrastante di bronzo di Papa Sisto V.

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Loggiato di San Rocco: venne realizzato nel 1528, composto di nove archi sorretti da colonne che custodiscono ciò che resta della chiesa di San Martino, edificata a sua volta nel 1505 quale risposta religiosa alla terribile epidemia di peste che mise in ginocchio l’Europa dal 1400 al 1600. Il piano del loggiato sorge ad una quota superiore rispetto a quella del colonnato rivolto ad ovest, e sembra che l’unitarietà dell’architettura sia passata attraverso molteplici fasi di costruzione.

Offida

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Palazzo Comunale: la struttura si trova in piazza del Popolo e dal punto di vista architettonico presenta caratteristiche di diversa epoca. Maestosa è la torre centrale trecentesca contornata da merli a coda di rondine ed arricchita di un orologio. Sempre sulla facciata, si ergono le colonne in travertino contornate da due stemmi, l’uno del Comune di Offida e l’altro di Casa Savoia.

Ascoli Piceno

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Palazzo dei Capitani del Popolo: un edificio ricco di storia e cultura, nato a cavallo tra il XIII ed il XIV secolo dall’accorpamento di tre edifici. La struttura ha subito un importante restauro in seguito all’incendio appiccato nella notte di Natale del 1535, quando il palazzo fu reso zona di guerriglia da alcuni nobili in rivolta.

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Piazza del Popolo: in stile rinascimentale, è una delle piazze più suggestive d’Italia e per questo conosciuta anche come “salotto d’Italia”. Lastre di travertino compongono la pavimentazione della piazza, circondata da eleganti palazzi ed animata da portici e merlature. 

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Chiesa e chiostro di San Francesco: la chiesa è scrigno di importanti opere d’arte e presenta tratti dal romano al gotico, poiché costruita nell’arco di quasi tre secoli. Essa è inserita al centro di un complesso monumentale che comprende il chiostro Maggiore situato tra via del Trivio e via d’Ancaria ed il chiostro Minore, addossato alla parete di sinistra della chiesa.

a cura di www.turismomarche.com